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L'operetta arrivò tardi in Romagna, ma il suo successo, in provincia, si protrasse oltre l'inevitabile decadimento. Le leggerezze di un genere irriverente, legato senza schemi alla critica sociale e politica di temi attuali, al sentimentale, alla satira caricaturale, specchio ed esaltazione delle borghesie europee egemoni tra metà Ottocento e i primi decenni del Novecento, hanno appassionato senza discriminazioni gli spettatori romagnoli di diverse generazioni. Cesena accolse con entusiasmo l'operetta a partire dalla prima rappresentazione, "La fille de Madame Angot", nell'estate del 1880; e sui suoi palcoscenici (dal Teatro Giardino - poi Teatro Verdi al Teatro Comunale Bonci) si sono succedute alcune tra le compagnie italiane e straniere più attive nel corso di quasi un secolo, annoverando soubrettes, femmes fatales e comici di prim'ordine. Franco Dell'Amore affronta il racconto di questi 88 anni con rigore storico e documentale, ma anche con giocosa attenzione, come è d'obbligo quando si scrive di operetta, arricchendolo con un corredo di molte, belle immagini spesso rare (manifesti, frontespizi di libretti o spartiti, fotografie, pubblicità) e ricostruendo una cronologia ricchissima, come ricchissimo è il susseguirsi nella narrazione di maestranze, impresari, comprimari, artisti di grande successo o meno, strappati all'oblio degli anni.